Dante al liceo, perché l'ho odiato

Dante al Liceo: Perchè l'ho odiato

 

Uno dei grandi segreti della scuola e delle materie che ti sono rimaste nella mente è

il fatto di quanto un’insegnante ti abbia fatto amare od odiare un soggetto .

Nel mio caso ho incontrato una Prof di Italiano che di sicuro era sinceramente

affascinata da autori come Dante Alighieri o Manzoni , ma assolutamente

impreparata a trasmettere questa sua devozione agli studenti , in particolar modo

nella pienezza degli anni ’70 .

 

Il Personaggio

Una Signora non sposata , già di una certa età , rossetto vistoso che con il

trascorrere delle ore si spalmava sui denti . Indimenticabili le ore di recupero

pomeridiane dove si svaporava una Super con filtro e una caramella al cognac . Di

queste due abitudini ne facevano le spese le vittime dei primi banchi , chiamate a

turno a buttare dalla finestra la cicca di Super completamente inzuppata di rossetto

o ad esaminare le arcate dentarie della Prof , intenta a staccare col dito un pezzo di

caramella .

 

Noi

Una classe di Liceo tortonese che con questa Prof ha passato gli ultimi tre anni ,

accompagnata dai Canti del Poeta. E all’interno di questa classe io e il mio

compagno di banco , un po'; contestatori e un po' disperati : lo scontro con questa

Prof è stato continuo e particolare , lei ti correggeva il tema di Italiano , non solo

nella grammatica , ma anche nel pensiero stesso , arrivando a cancellare con la

matita blu intere frasi e riscrivendole con un concetto opposto . Il risultato per noi

era una sufficienza raggiunta sempre a fatica e qualche visita obbligata al Preside .

Sull’argomento Dante però si raggiungeva l’apoteosi . Ogni lettura commento o

spiegazione terminava con l’immancabile motto “chi era Dante ? un GENIO ! “ e

contro questo scoglio si infrangevano come onde tutte le nostre domande ,

osservazioni o critiche . Di contro ,durante le interrogazioni ,si poteva uscire dai

momenti incerti citando la mitica frase che faceva guadagnare sempre qualcosina .

 

L'episodio

Ultimo anno , primo giorno di scuola , prima ora di Italiano .

Noi : ultimo banco , fila centrale , spalle al muro come in un western . Vedete ,

quella è la posizione migliore , soprattutto se vuoi combinarne qualcuna tipo : a)

fare commenti ironici difficilmente individuabili per questioni acustiche b) nelle ore

disperate farti i cazzi tuoi , leggere il giornale , giocare a tris o preparare la materia

dell’ora seguente c) mangiare fuori dell’intervallo . Davanti a noi la vittima o

presunta tale . Un ragazzo ripetente ( poi diventato un grande amico) che non

conosceva la situazione e la Prof. Generalmente il primo giorno di scuola si

cazzeggia , anche gli insegnanti fanno domande del tipo : cosa avete fatto nelle

vacanze ? oppure : avete anche studiato o solo girato in motorino ? Ma non la

prof di Italiano ! quella entra , si piazza dietro alla cattedra e lancia il suo missile :

“ Chi era Dante ? “ Mentre tutta la classe si ammutoliva in attesa di qualche

detonazione , i due bastardi dell’ultimo banco iniziano a suggerire dietro alla schiena

del nuovo arrivato la risposta fatidica “ …un genio ,… un genio “ . Quest’ultimo

preso da un fervore letterario si alza e risponde “ un GENIO “ Prof in visibilio : “

BRAVO , non capisco come ti abbiano potuto bocciare “ . Morale . Succede di rado

che una bastardata si possa tramutare in una buona azione ma quel giorno con

Dante andò così e il nostro futuro amico poté partire decisamente con il piede giusto

 

Perché l’ho odiato ? perché mi sono perso quello che è ancora un pilastro della

nostra letteratura ? forse perché i giovani tendono ad identificare la materia con

l’insegnante , ma le spiegazioni non bastano , ho sempre pensato che l’ignoranza

fosse come precipitare in un pozzo senza fine ….col tempo ho solo cercato di

rallentare la caduta .

Sarà anche questa iniziativa su Dante ad aprire un poco il mio paracadute .

 

Dedico queste poche righe ad Adriano il mio compagno di banco , partito troppo

presto per il viaggio contro l’impossibile .

 

Un grazie particolare ad Enrica che mi ha rinfrescato i ricordi